Phoenix no Ikki, Cavaliere divino

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Phoenix no Ikki
view post Posted on 29/8/2006, 00:52




*Nome: Ikki


*Età: 22
*Altezza: 1,75 m
*Peso: 62 kg
*Data di Nascita: 15 Maggio
*Gruppo Sanguigno: AB
*Nato in: Giappone
*Luogo di Addestramento: Isola di Death Queen (della Regina Nera), Pacifico del Sud
*Maestro: Guilty (Saint sconosciuto)
*Costellazione: Fenice
•Status Mentale: 100%

•Status Fisico: 100%

•COSMO: 100% Livello GOD Saint

•CLOTH ASSEGNATO:

Phoenix Livello GOD


Maestro del Fuoco e Membro del Gran Consiglio del Tempio





•Velocità: Livello GOD (Livello GOD Saint)

•Parata con Cloth: (livello GOD Saint)

•Parata senza Cloth: (livello GOD Saint

•COLPI:
- Hoyoku Tensho (Ali della Fenice):

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Consiste in un vento infuocato che appare dalle braccia di Ikki

- Phoenix Genmaken (Fantasma Diabolico):

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Un colpo psicologico apparentemente indolore, che fa vivere alla vittima il suo peggiore incubo distruggendo i suoi nervi.

Talvolta usa anche lanciare delle piume di bronzo prese dalla "coda" del suo cloth (in genere per fare un'entrata ad effetto) che spesso colgono l'avversario di sorpresa (anche perché in genere in quel momento stava per accoppare shun...>_>'')



•ABILITA':

•Uso difensivo del cosmo

•Uso offensivo del cosmo

•Percezione del cosmo 4 Livello GOD


*Background completo:

Ikki è senza dubbio il più enigmatico dei cinque bronze saint protagonisti della serie. Questa caratteristica lo rende o amato o odiato a seconda dei casi: accostando il suo carattere burbero e scostante alla sua forza si può pensare che sia uno che "se la tira", anche se in più occasioni si può avere la conferma del contrario. È senza dubbio una figura affascinante all'interno dell'opera di Kurumada e ancora meglio è reso nella trasposizione in Anime.
Fratello di Shun va al suo posto all'Isola di Death Queen per diventare saint della fenice. Laggiù è allenato da un saint misterioso in genere chiamato Guilty (Colpevole) di cui non si sa assolutamente nulla eccetto l'altezza, il peso (tramandati da Kurumada nella "Encyclopedia of Saints"), che probabilmente appartiene alla casta dei Black Saints, che è malvagio fino all'estremo e che ha una figlia, Esmeralda.
Questa al contrario del padre è una fanciulla gentile e dotata di una grande umanità. È grazie a lei che Ikki riesce a resistere per i sei anni di addestramento senza dimenticare l'affetto per il fratello e i suoi obiettivi. In effetti lui è palesemente innamorato di lei e lei pare lo ricambi. Tuttavia sarà proprio il padre di lei ad ucciderla quando cerca di difendere Ikki da uno dei suoi attacchi di furia cieca. Morta Esmeralda nulla trattiene più la furia di Ikki che uccide il maestro e conquista l'armatura della fenice. È la fine, nulla rimane più del giovane pieno di buoni sentimenti: colmo di odio e risentimento nei confronti di chi lo ha mandato in quell'inferno (innanzitutto, quindi, nei confronti di Alman di Thule, sua nipote Isabel e suo fratello Shun del quale ha preso il posto) torna a nuova Luxor deciso a fare una strage e a impadronirsi della sacra armatura del Sagittario.
Irrompe nella guerra galattica proprio durante il primo incontro di suo fratello (il famoso incontro Andromeda-Unicorno ricordato in parecchi "riassunti delle puntate precedenti" nell'anime) e dopo aver sconfitto Nachi del Lupo in meno di un minuto grazie al Genmaken della Fenice (il famoso Fantasma Diabolico) trafuga la sacra armatura grazie all'aiuto delle Ombre di Black Phoenix (una specie di Black-Saint-Ombra, visto che ce ne sono tanti, identici e nessuno di loro sembra possedere un colpo proprio). Seiya lo raggiunge al porto impedendogli di indossarla e recuperando quattro pezzi (i bracciali e gli schinieri) grazie anche all'aiuto di Shun, Sirio e Crystal.
In possesso di solo la metà del gold cloth decide di ricorrere ai quattro cavalieri neri, i Black Four, per sfidare gli ultimi cavalieri rimasti nella Valle della Morte (ATTENZIONE non il luogo in cui Deathmask manda i suoi nemici col Sekishiki Meikaiha, ma una valle semidesertica nei pressi di nuova Luxor). Laggiù affronta e sconfigge Crystal grazie alle informazioni sul suo colpo donategli da Black Swan tramite l'occhio (nel manga) o il diadema (nell'anime) che il cavaliere nero gli ha teletrasportato poco prima di morire, ma viene poi sconfitto da Seiya grazie all'aiuto dei suoi amici e della sacra armatura. Arresosi e ritornato quello di prima salva i cinque Bronze dal primo attacco di Docrates sommergendolo con una frana provocata dalle Ali della Fenice di cui resta vittima egli stesso...
...Ma come la mitica Fenice che risorge dalle sue ceneri anche Ikki ritorna dal mondo dei morti: salva il fratello dall'attacco del Cavaliere della Fiamma e resta al fianco dei suoi amici fino a poco prima della battaglia al grande tempio (combattendo anche contro Capella, sconfiggendolo, e contro Dante, lasciandolo al Fratello che lo finisce facilmente), quando si reca all'isola di Death Queen.
Laggiù si trova ad affrontare Jango, suo rivale nella corsa per l'armatura di Phoenix, che ha preso il suo posto alla guida dei cavalieri neri rimasti. La lotta contro i lui è dura, in quanto si trova ad affrontare il suo doppio, Black Phoenix, ma la vittoria lo riconferma come cavaliere di Athena, degno di combattere al fianco dei suoi compagni per i quali nutre un profondo senso di colpa avendoli osteggiati per tanto tempo. Una volta ritrovata la sicurezza fa fuori Black Phoenix e Jango in un colpo solo, e Arles, vedendo l'isola di Death Queen (che era uno dei suoi avamposti prediletti) caduta in mano al nemico decide di distruggerla. Questo episodio, nell'anime è trattato in maniera strana, quasi come una parentesi all'interno della storia, e la spiegazione può essere che nel manga (quindi nella storia originale) lo scontro con Jango e con Black Phoenix avviene molto prima, esattamente subito dopo la morte di Guilty, prima che Ikki diventasse cavaliere della fenice. Allo scontro con i cavalieri neri segue anche un primo scontro con Shaka di Virgo dal quale esce sconfitto ma immemore dell'accaduto. Non avendolo trattato in precedenza nell'anime può darsi che per "allungare il brodo" prima dello scontro finale al Santuario gli autori avessero voluto infilarcelo così, creando una specie di parentesi all'interno della storia.
Fatto sta che in seguito a quest'episodio Ikki si ritira sull'isola del riposo, nel vulcano di Canon, per riparare la sua armatura (nel manga per curarsi il braccio congelatogli da Crystal durante lo scontro nella Valle della Morte) e fa la sua comparsa alle dodici case solo alla sesta ora.
Nel frattempo si aiuta il fratello Shun ad uscire dalla dimensione oscura e si trova ad affrontare Pavone e Loto, due discepoli di Shaka, avendo modo così di imparare a conoscere la potenza del cavaliere d'oro. La battaglia è dura ma alla fine Ikki riesce ad uscirne vincitore grazie anche all'intervento di Lady Isabel che, benché esanime, riesce a interrompere il cosmo di Virgo (invocato da una preghiera di Loto) che lo teneva bloccato il tempo necessario per far fuori i due avversari.
Conclusosi lo scontro all'isola del riposo, Ikki corre alla sesta casa dove i suoi amici sono caduti per opera dell'Abbandono dall'Oriente di Shaka. Comincia quindi uno degli scontri più lunghi della battaglia alle dodici case (un'ora e mezza, visto che quando escono dalla sesta casa il fuoco della bilancia è a metà): il guardiano della porta eterna contro la fenice che risorge dalle sue ceneri ("Quanto è seccante" è uno dei commenti di Shaka ai continui ritorni dall'Ade in cui continua ciononostante a spedirlo).
Alla fine Ikki esce vincitore: facendosi spegnere i cinque sensi e il "sesto senso che viene dal cuore" dal Tembu Horin (Sacro Virgo) di Shaka riesce a trovare il settimo senso e, fatto ciò, si sacrifica unedo il suo cosmo a quello di Virgo e facendoli esplodere. La sesta casa è distrutta, di Shaka e Ikki non rimane più nulla tranne l'armatura di Virgo.
Sarà proprio Virgo, con l'aiuto di Mur, a riportarlo in vita al termine della dodicesima ora: sfiorato dal dubbio che forse il grande sacerdote non è esattamente uno stinco di santo vuole vedere come va a finire la battaglia (tutti uguali questi cavalieri d'oro -_-').
Ikki raggiunge quindi le stanze del grande sacerdote e affronta Saga che ha già privato Seiya dei cinque sensi. Affronta Saga con la forza della disperazione, nonostante nessuno dei suoi colpi sembra efficace contro il gold saint dei Gemelli, e riesce a trattenerlo il tempo necessario a Seiya di recuperare lo scudo di Athena e salvare Lady Isabel.
Ricompare ad Asgard per aiutare il fratello contro Mime col quale ingaggia un duro scontro dal quale esce vincitore. In seguito affronterà anche Alcor dopo la sconfitta di Mizar ad opera del fratello. In entrambe le battaglie mostra una notevole maturazione interiore: tra un'ala della fenice e un fantasma diabolico riesce a infilare lunghi discorsi sulla lealtà, sull'amore tra fratelli, sulla vita e il senso della giustizia.
È evidente che il suo passato lo ha segnato duramente e vorrebbe impedire che altri facciano i suoi stessi errori, anche se sono nemici. Ha anche un breve scontro con Orion, ma non ha tanto rilievo all'interno della vicenda.
Una dura battaglia avviene invece nel regno di Nettuno: dopo aver sconfitto facilmente Lemuri (accorrendo sempre in soccorso di suo fratello Shun) e distrutto la colonna dell'Antartide, ha un lungo scontro con Kanon durante il quale riesce a strappargli il segreto della resurrezione di nettuno e di come egli può essere fermato. Distrutta l'ultima colonna grazie anche all'intervento di Sirya, si dirige alla Mainbread Winner dove trattiene nettuno il tempo necessario a Seiya di lanciarsi contro la colonna e distruggerla.
Scomparso in seguito a quest'episodio, ricompare, nella serie di Hades nel pieno dello svolgimento della battaglia negli inferi. Lotta con Aiace alla 5° prigione e viene salvato appena in tempo da Kanon. Condotto alla Giudecca per volere di Hades/Shun si scontra con Pandora e col dio, non riuscendo però a sconfiggerlo nonostante l'aiuto di Shun dato che Hades ha occupato il corpo del fratello.
Shun però riuscirà a vincere lo spirito del dio che dovrà rifugiarsi nell'Elisio per occupare il suo vecchio corpo. Ikki non può attraversare il Muro del Pianto poiché non ha un'armatura divina, ma Pandora lo aiuta raccontandogli la sua storia e morendo per mano di Thanathos subito dopo.
Entrato in possesso del bracciale di Pandora che può condurlo al di là del muro Ikki raggiunge i suoi compagni e lotta contro Hypnos e Thanathos durante il quale indossa anche (per un breve tempo) il cloth di Leo. Giunto al tempio di Hades riceve il sangue divino di Athena tramite l'anfora in cui è stata rinchiusa, e con gli altri affronta il do dell'oltretomba forte della sua nuova armatura divina.
I suoi Colpi

Chi non conosce i colpi di Ikki merita solo uno sganassone sul naso, tuttavia per questa volta mi limito a ripeterli: Hoyoku Tensho (Ali della Fenice), che consiste in un vento infuocato che aprte dalle braccia di Ikki, e Phoenix Genmaken (Fantasma Diabolico), un colpo psicologico apparentemente indolore, che fa vivere alla vittima il suo peggiore incubo distruggendola psicologicamente. Talvolta usa anche lanciare delle piume di bronzo prese dalla "coda" del suo cloth (in genere per fare un'entrata ad effetto) che spesso colgono l'avversario di sorpresa (anche perché in genere in quel momento stava per accoppare Shun) e aumentano la suspence negli episodi dell'anime (nel manga non glie l'ho mai viso


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Edited by Aquarius No Hyoga - 13/4/2007, 18:02
 
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view post Posted on 19/6/2012, 09:30
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cosa vuol dire Status Mentale: 100% ?
 
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view post Posted on 3/10/2012, 11:04
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