Arrivo di Magdalen nell'Isola degli Spiriti

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Fato No Goth
view post Posted on 27/4/2007, 21:56




Per tutto il viaggio nessun segno di vita aveva dato Magdalen, caduta in quel sonno indotto dal potere del cosmo di Argo, che ora teneva indosso il suo cloth, nero come la notte più scura.

E ora. . .sentiva il rumore delle Onde. . .la sabbia sotto di lei, il sole che splendeva alto nel cielo battere caldo su di lei, svegliandola dal torpore. . .

Un paradiso sembrava. . .appunto, sembrava. . .Ma quella foresta innanzi a lei aveva un'aria spettale e desolata. . .solo il mare sembrava colmo di qualche cenno di vita. . .Anche se una leggera nebbia bianca aleggiasse su di esso. . .
 
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Magdalen
view post Posted on 4/5/2007, 14:07




Aveva le palpebre ancora pesanti per quel sonno imposto dal quale si stava risvegliando, lentamente e debolmente. Alcune ciocche di capelli ricadevano sul viso cosparso di sabbia. Tossì appena, di reazione quasi ai granelli nelle narici, soffocata anche dalla calura alla quale per natura non era abituata. Solo dopo alcuni istanti le braccia si mossero, posandosi sulla sabbia, per cercar di alzare la testa e guardarsi attorno. Quando vide quella foresta e quel luogo quasi da cartolina, si corrucciò la sua espressione, stranita.

“ Ma dove diavolo sono? “

Fu quello il primo pensiero che riuscì a formulare nella sua mente ancor poco lucida. Lentamente si portò a sedere a gambe incrociate sulla sabbia, reclinando il capo e massaggiando le tempie, per cercare di risvegliarsi. Gli occhi erano ancora a fessura puntati prima sul mare che ne occupava l’orizzonte al fianco destro e la foresta al fianco sinistro. Solo poco dopo, sussultò.


“ Damian! “

Come se si fosse ricordata di quella serata al broken. Ma certo quel posto nulla aveva a che fare neanche con la zona più remota di Nuova Luxor o del Giappone. Si portò velocemente le mani sui vestiti, a controllare se aveva qualcosa con se, anche solo la sua pistola o il coltellino che era solita portarsi dietro in assenza della prima.
Ma nulla. . .si strinse le braccia attorno al busto e lentamente si alzò per andare verso l’ombra di quella foresta. . .
 
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Magister Persona
view post Posted on 4/5/2007, 14:19




Piccole ombra velano ancor la vista di Magdalen, che a tratti riesce a metter a fuoco il paesaggio, eppur mai del tutto completamente...come se la nebbia che aleggiava sul mare le si fosse impressa negli occhi...
Sicuramente ne era da ricercar la causa nel forzato stato di incoscienza in cui era stata costretta, eppur qualcosa dentro le dava una sensazione di disaggio, come se ci fosse dell'altro...

Intanto la foresta allungava i suoi rami verso la giovane, come ad invitarla, dolcemnte nell'abbraccio delle sue fresche ombre. Un suono, come creato dal vento che riecheggia fra le fronde, giunge da quel luogo così desiderabile. Quasi una voce della foresta stessa.


"Magdalen...gli spiriti..."

Forse un'allucinazione, come poteva quel posto conoscere il suo nome?...come poteva quel posto parlare? Eppur ancor più incuriosita la giovane giunse al limitare della foresta e sorpassando i primi tronchi si lasciò andare a quell'abbraccio così invitante.
 
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Magdalen
view post Posted on 4/5/2007, 15:10




Camminava, a tentoni, sprofondando con il passo nella sabbia, ancora intontita e ancor di più a causa del caldo asfissiante. Quella foresta sembrava l’unico punto di fuga a quel sole insistente. E gli occhi che le giocavano un brutto scherzo, per istinto portò le dita a stropicciarsi gli occhi, per cercare di toglier quella strana impressione che aveva alla vista.

“ Damned, Mag. . .cosa ti stà succedendo? “


Ma sentendo quella voce, si fermò appena, perplessa come se un minimo di razionalità l’avesse spinta per un attimo all’indietro. Eppure sapeva bene che l’unica via per cercare riparo era quella boscaglia, sinistra o no che fosse. . .e vi si incamminò.
 
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Magister Persona
view post Posted on 4/5/2007, 21:16




La freschezza della boscaglia non si fa attendere ed arriva a rinfrancare il corpo di Magdalen proprio come aveva promesso, risvegliandone la coscienza e ritemprandone le membra. Eppur quelle ombre, quel baluginare di forme, al limitare del campo visivo, non accenna a diminuire.
A quello col trascorrere del tempo Magdalen si rese conto che da quando aveva iniziato a camminare all'ombra dei fitti alberi, qualcuno la stava seguendo, da prima era stata solo una sensazione di essere osservata, ma poi il rumore di passi poco dietro di lei e quella risata a stento trattenuta...quai volendo farle capire di essere li vicino!
 
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Magdalen
view post Posted on 4/5/2007, 21:59




Per tutto il cammino, non faceva altro che stropicciarsi gli occhi. Quei punti sfocati che vedevano non faceva altro che disturbarne la vista. . .quasi riusciva a vedere a malapena dove stesse andando. . .
Se ne rese conto solo più tardi, quando sentì il frescheggiare delle ombre attorno a se. . .e non solo di questo. . .aveva sentito dei passi attutiti dalle foglie. . .Un rametto spezzato. . .solo allora si voltò, di scatto. Nonostante la vista disturbata da quelle chiazze cercò di guardare nella boscaglia. . .


" Chi c'è? "

Chiese quasi d'istino. . .anche se sperare che ci fosse qualcuno su quell'isola la faceva già sentire una folle. . .chi mai poteva esser lì, in una foresta così spettrale?
 
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Magister Persona
view post Posted on 4/5/2007, 22:38




Alla domanda della giovane un cespuglio fruscia, da cui sbuca un uomo nudo fino al torso, la cui bellezza è un misto di saggesta e mistero, la osserva appena con i suoi fieri occhi neri. Quasi studiandola.
Magdalen non è certa, perchè la parte inferiore del corpo del giovane è ben operta dietro le frattaglie, ma data l'altezza sembra si trovi a cavallo.
Altri rumori si sentono tutt'intorno a lei adesso, e quasi sembra che la accerchino.
 
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Magdalen
view post Posted on 5/5/2007, 00:17




Rimane sicuramente basita dal vedere una presenza oltre a lei. . .soprattutto di un uomo di siffatta figura. . .così alto che sembri a cavallo.
Eppure. . .si sente minacciata. . .Altre figure attorno a lei, ne avverte il fruscio. . .E lei è esattamente al centro. . .
Si sente ancora scombussolata da tutto quello che è avvenuto. . .Ma cerca di star allerta. . .Come quando con gli altri del dipartimento si trovava in mezzo a una vera e propria rissa ad Hell's Kitchen. Il "tranquillo" quartiere dove era cresciuta. . .


" Che cosa volete da me. . ."

La voce è incrinata. . .quasi bassa. . .Si sente un topo in gabbia. . .
 
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Magister Persona
view post Posted on 5/5/2007, 00:31




L'espressione quieta dell'uomo improvvisamente si trasforma in un ghigno sadico, mentre avanzando i qualche passo, esce al di fuori del cespuglio rivelandosi per quel che è.
Quattro zoccoli neri, lucenti come perle calcano il terreno con grazia, sollevandone appena una fitta polvere che sembra però non schivarne la superficie, il manto del pelo dei quattro arti che da terra si slanciano nel sinuoso corpo equino ricoperti di una ricca pelliccia ambrata, che esalta le forme dei muscoli in tensione...e da quel corpo emerge il busto dell'uomo...un Centauro.

La visione coglie di sorpresa Magdalen che per quanto abbituata a situazioni di pericolo, non si aspettava nulla del genere.

Nel frattempo intorno a lei quasi alla stessa distanza, ne appaiono molti altri, alcuni spostando siepi, altri saltando roccie, altri ancora sembrano portati dal vento...tutti hanno lo stesso ghigno dipinto in volto.

Centauri e sfocate ombre riempiono ora il campo visivo di Magdalen
 
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Magdalen
view post Posted on 5/5/2007, 01:00




Anche se la sua lingua aguzza era sempre pronta, se in anni di servizio ad Hell's Kitchen era pronta a tutto. . .di certo non a quello. . .

" Centauri? "

Era solo quello che era riuscita a pensare. Era solo quello che gli ronzava nella mente e quelle figure erano ancora innanzi a lei. . .ai suoi lati, alle sue spalle. . .Rimase impietrita dal terrore. . .Gli occhi che ancora gli facevano quello scherzo, ora come mai non faceva altro che procurargli problemi. . .Ma per il terrore non riusciva neanche a stropicciarsi gli occhi. . .
Le gambe le tremavano. . .voleva scappare. Ma dove?
 
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Magister Persona
view post Posted on 5/5/2007, 01:12




Come fiutando nell'aria la paura della donna una risata ora palese si alza da un punto imprecisato in mezzo a quelle bestie, il cui sguardo ora è più minaccioso che mai.

La risata gela il sangue nelle vene di Magdalen, tanto fredda le pare ed il vento infierisce portandole alle orecchie una strana combinazione di parole


"Ira del centauro!"

Come richiamata da quelle parole, veramente sembra che la rabbia dei centauri aumenti fino a sboccare in una corsa frenetica verso la ragazza, che non ha via di fuga alcuna, mentre sente l'impatto di quei corpi su di lei...impatto che la sballottola, spingendola, e colpensola in più punti...fino a quando il dolore quasi sembra divenir insopportabile allora tutto finisce.

Nuovamente qualcuno sghignazza alle sue spalle.
 
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Magdalen
view post Posted on 5/5/2007, 01:23




Una risata. Solo quella era riuscia a sentire, prima che quelle bestie gli si scaraventassero addosso.
Prima che si sentisse travolta. . .con le mani cercava di afferrarsi contro qualcosa, per cercar stabilità, per tentare di fuggire, come normale reazione di una preda presa ed accerchiata. . .ma quello che prendeva era solo aria. . .

Le labbra rosee si spalancavano, cercando di dir qualcosa. . .ma altro non erano che singulti, mormorii di dolore trattenuto. . .

Poi un sordo tonfo e si ritrovò riversa a terra. Il volto premuto contro l'erba, un rigagnolo di sangue che usciva lentamente dalla sua bocca, andando a segnarne il mento. Gli occhi chiusi e gonfi.

Fu quella risata che sentì ancora. . .a destarla. . .seppure il dolore urlava più forte. . .
 
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Magister Persona
view post Posted on 5/5/2007, 01:35




Quando la risata si spense, un giovane avanzò e si pose innanzi al volto di Magdalen si che ella lo potesse guardare in volto.
Lunghi capelli ambrati ricadevano sulle spalle e sul volto del giovane, nonostante quel diadema che portava, anzi fra le ombre e il dolore Magdalen vide che il diadema, non era l'unica stranezza indossata dal giovane, che dava l'idea di essere uscito da un fumetto con quella strana cosa simile ad un'armatura addosso.


image



"Mi hanno detto che sei una dei dodici, eppure non sembri così forte...forse si sbagliano e non è te che stiamo attendendo da così tanto tempo per tornare in terra di Grecia."

<i>Or il sorriso dell'uomo è triste, mentre con una mano l'afferra dalla spalla e malamente rimette in piedi Magdalen.


"Spero solo che io mi sti sbagliando, o tutto ciò ti porterà alla morte..."

Lo stesso ghigno del centauro ora si ritrova sul volto del giovane, che osserva ancora Magdalen prima di lasciarla andare, attendendo che rimanga in piedi.

Edited by Mu@Aries - 5/5/2007, 02:39
 
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Magdalen
view post Posted on 5/5/2007, 01:46




Ora non capiva veramente più nulla. L'apparizione di quel ragazzo con quella strana armatura addosso di certo non l'aiutava a capire.
Si sentì sballottare nuovamente, fino ad esser rimessa in piedi. E rimanerci fu certo cosa ardua. Infatti appena il ragazzo la lasciò, iniziò a tentennare, cercando un appoggio stabile.

Ansimante guardò il tipo. . .


" Chi diamine sei?. . ."

Riuscì solo a farfugliare, mentre si sentiva ancora mancare la terra sotto i piedi. Sentiva fargli male tutto, persino le ossa. . .

" I dodici? E chi diavolo sarebbero questi?. . ."

Cercò di dire altro, ma la bocca era completamente impastata di sangue e polvere. . .non molto femminilmente, anzi quella parte di se l'aveva del tutto accantonata, sputò a terra.
 
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Magister Persona
view post Posted on 5/5/2007, 02:08




Magdalen potè sentire pienamente lo sguardo indagatore dell'uomo su di se, quasi volesse leggerle l'anima.

"Chi sono io non ha importanza...se morirai ne avrà ancor meno...ciò che devi capire è chi sei tu!"

Il tono diretto e sicuro, non dava modo di pensar che quella fosse una domanda.

"Ad ogni modo se ciò potrà essere di aiuto al tuo risveglio...io sono Chirone, saint del Centauro."

Or agli occhi della giovane quelle ombre si fanno più vivide, come se finalmente iniziassero a delinearsi correttamente, ma la sensazione che davano era di puro orrore...sensazione che mischiata alla paura che infondeva Chirone con la sua schiacciante presenza...creavano nella mente di Magdalen strani giochi...come suggestioni

"Magdalen...Magdalen...liberaci!"

Voci così reali, che forse non erano suggestioni, ma scherzi del vento...o qualcos'altro ancora.
 
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