| Il mare color corallo si estendeva a perdita d'occhio dal luogo in cui cupo e solo il generali ei mari si era ritirato per meditare su tutti gli eventi e su se stesso, il disco dorato del sole fuorisciva con millenaria calma dal suo letto marino per stagliarsi alto nel cielo. Osservava tutto con religioso silenzio non per rispetto al miracolo che si ripetiva ma per la rassegnazione che attanagliava il suo cuore, i suoi occhi violi osservavano vuoti e tristi la scena che un tmpo avrebbe disegnato sorrisi e note festose intorno a lui. E' triste non capisce il suo ruolo, semplice pedina di un dio volubile che ha quasi distrutto il mondo per il folle piano di un vndicatore spreggievole che del disonore e dell'inganno aveva da insegnare a Lemuri o a Hermes dio dei ladri. Ora tutto gli sembra diverso, il mare si infrange con regolarità e lentezza sulle sponde rocciose che si trovano sotto di lui, quello strapiombio predomina tutto, ma ha un non so che lo attira; un senso di libertà. Ripensa all'orgoglio provato nell'ascoltare le parole del suo Dio, delle promesse dda lui fatte e dai sogni da lui esternati e delle speranze regalate di un mondo nuovo, tutte vanie falsità, bugie che si rincorrevano come si seguono le onde e che alla fine si spengono in una spuma bianca che riflette i raggi dl sole e ne mostra la falsità, e così era stato per loro , per lui e gli altri generali. Vano sforzo dato che ora il nemico siede alla destra del trono e si chiama amico, alletato, prima ci uccidiamo dopo ci scambiamo segni di pace. tutto gli sfigge di mano, tutto non ha piu senso ne lui ne il suo potere, ne il suo ruolo, è solo, l'unico dei Generali dei mari sopravvissuti e ora solo dopo che anche tetis lo ha abbandonato non ha nessuno se bnon se stesso e il suo peso che non può dividere. Ammira il mare, suo elemento naturale, sua disperazione, sua gioia, sua piaga, suo protetto, suo odio; stringe forte il flauto vorrebbe lanciarlo lontano per la tensione, ma sa che senza morrebbe. Il flauto, suo unico amico e elemento di forza, suo unico vero alleato nella lotta e nella via reale, suo unico vero tesoro dal quale non si separa e separerà mai, neppure nel nome della fiducia e dei buoni propositi, la gente non ha buoni propositi ma solo cattive intenzioni. Osserva il vuoto che è innanzi a lui e lo contempla, il volo degli uccelli lo riporta alla realtà al fatto che ormai il suo contemplare era andato oltre lo spazio e il tempo di qwuel semplice paesaggio ed era finito per vedere oltre tutto quello che si cela dietro la semplice apparenza. Aveva compreso la sua natira e il suo ruolo, triste si alza e sorride ironico, con voce flebile e le movenz lente e stanche di ripetere quei gesti ormai scontati, afferma
Orsù Sorrento...sei solo il musico di Nettuno...non conti altro...servi per rallegrare il tuo Dio....farlo sorridere...rassicurarlo e alleviare le sue pene....sei un clown ....non conti altro....sei solo colui che lo protegge e gli deve donare la sua vita in caso sia in pericolo..devi morire per lui...dargli il tuo dono più grande per lui...ma non ti aspettare nulla in cambio...lui non ti deve nulla...tu lo devi ...sei un suo cavaliere..ma lui non ti deve nulla....ti ordina ..ti getta l'osso e tu corri a prenderlo...sogni e speri a ogni sua parola ma sono solo parole ..non costano nulla...perciò musico hai mai visto un clown piangere..perciò tu suonerai lasua musica..morirai per lui e lo proteggerai...ma sarai solo...solo circondato da amici...di affetti..di speranze...e fiducia...sei destinato a essere solo..perciò suona..suona così che gli altri non vedano il tuo vuoto...dato che speri che qualcuno lo veda...ma appunto speri...perciò suona ..suona ...suona e sogna Sorrento .....suona e sogna
La voce si fa grave e finisce in un sospiro, com quelli che emettono i morti, dato che lui è morto dentro. Con passo leggero si avvia verso il tempio di Nettuno, porta il flauto alla bocca e inizia suonare una tristissima nenia di Requiem per lui e il suo spirito. Gocce guardinghe e ladre compaiono sui soui occhi e fuggono lungo il viso, piange e il sapore amaro della lacrime gli bagna le labbra e tale amarezza si perde nelle note intingendole di maggior dolore. Si ferma un attimo e senza asciugarsi il volto continua a piangere e pensa
Se qualcuno ti vedrà dirà solo " che bravo musico si commuove della sua stessa musica...è un vero artista"..mentre non andrà oltre e vedrà il mio cuore solo urlare..ma sono un clown..perciò che lo spettacolo vada avanti...
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